Chi sono
Sono una Psicologa, specializzata in
Psicoterapia Transpersonale e Biotransenergetica.
La mia missione: Prendermi cura in modo integrale della crescita e dell’evoluzione delle persone (adulte e minori), aiutandole a sviluppare le potenzialità di auto-guarigione e auto-realizzazione presenti in ciascuno di noi, attraverso strumenti che permettono di esplorare e armonizzare i 5 livelli dell’essere umano: fisico, energetico, emotivo, mentale e spirituale.
Ogni giorno accompagno le persone con l’Intento di farle ri-nascere a se stesse manifestando e facendo emergere nella loro vita le tre dimensioni del Creato, ovvero: Eroicità, Sacralità e Bellezza.
Dentro ognuno di noi c’è un Eroe pronto a rispondere alla chiamata evolutiva del Sé. Capace di uscire dal castello delle proprie sicurezze per affrontare i draghi e le prove lungo il Viaggio di ricerca che lo porterà ad incontrare la parte più autentica di se stesso. Perché come ricordava J. Campbell: “Il privilegio di una vita è essere chi tu sei”.
La Vita non si coglie solo attraverso i 5 sensi, ma ogni aspetto del Creato, ogni attimo è manifestazione del Sacro che include e trascende l’ordinario. Essere al cospetto di una persona significa per me riconoscere ed onorare il Mistero che quella singola esistenza incarna nella sua sorprendente specificità.
Quando accompagno una persona nel suo percorso, è come se la stessi aiutando a sbocciare come un fiore, a portare alla Luce la propria Bellezza. Chi apre gli occhi sulla propria Bellezza sa riconoscerla poi in ogni piega della vita, sa alimentarla e custodirla. Può toccare e trasformare il mondo con Amore.
Ecco "Fiore notturno", il mio primo romanzo. È per me una "storia che cura". L'ho iniziato tanti anni fa, interrotto e ripreso più volte...ogni riga è stata un viaggio negli angoli del mio Essere. Parla di me certo, ma non in senso strettamente autobiografico, quanto piuttosto in modo archetipico, universale. Perché la crescita, il dolore, la fiducia, l'abbandono, la rinascita, il coraggio di essere se stessi appartengono a tutti. Ci rendono "familiari" gli uni agli altri.
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Quando qualcuno si siede per la prima volta con me nel mio studio chiedo sempre: Sei pronto/a a guarire? Lo vuoi davvero? Soprattutto: sei pronto/a ad accogliere che il guarire sia diverso dall’idea che la tua mente si è costruita a riguardo?